Campagna di ricerca, ubicazione e scavo della sepoltura di Alarico 1°
(Probabilmente sepolto con oggetti saccheggiati a Roma nel 410 d.C.)
(Probabilmente sepolto con oggetti saccheggiati a Roma nel 410 d.C.)
Le presunte condizioni di conservazione fanno sperare nell’acquisizione di maggiori dati archeologici.
Oltre allo studio dei resti del famoso defunto, lo studio degli elementi organici potrebbe fornire informazioni essenziali per tracciare le ultime ore di chi ha fatto tremare l’Impero Romano.
Lo studio del corredo funerario oltre a definire la nozione di “tesoro”, consentirebbe di restituire un’immagine precisa di quello che era appunto il “tesoro di Roma”, tanto elogiato dagli storici antichi.
Accanto a reperti di alto valore storico e religioso possono essere stati deposti oggetti quotidiani del re visigoto.
Molti sono i risvolti scientifici, il campo di esplorazione è vasto e richiede un ampio coinvolgimento multidisciplinare e non solamente archeologico.
Scoprire queste vestigia di questo importante personnaggio nella storia dell’antichità è come scattare un’istantanea di un evento storico.
L’associazione sarà creata in modalità mista, in attesa di convalida legale da parte delle autorità franco-italiane.
La sede dell’associazione sarà decisa tra Parigi e Roma, Cosenza e sarà ratificata nel dicembre 2020.
5 università di 5 nazionalità sono membri d’ufficio.
Circa 100 persone lavorano o lavoreranno direttamente su questo progetto, sul posto, per 24-36 mesi, coinvolgendo più di 75 scienziati.
A seconda dei risultati ottenuti, altri membri si uniranno ai nostri ranghi (stima da 30 a 50 ricercatori e accademici).
Circa 12 partner economici, grandi gruppi mondiali e mecenati stanno collaborando o saranno coinvolti in varie forme in questo progetto.
E previsto un progetto di crowdfunding a livello internazionale.
È in fase di studio un progetto cinematografico planetario, un film di 52 minuti che ripercorre la storia del Progetto Alarico 1°.
Questo progetto sarà ricco di informazioni storiche, archeologiche, mediche (paleovirus), ma richiederà un finanziamento totale stimato a 2 milioni di euro di costi di ricerca per questa campagna che si svolgerà su due anni e per la quale stimiamo la probabilità di successo e scoperte al 90%, tenendo conto degli elementi e della telemetria effettuati per 3 anni sulla zona, in nostro possesso.